Andrei Lugovoi•    Andrei Lugovoi è nato a Baku in Azerbaigian il 19 settembre 1966.
•    All’età di 21 anni entra nel KGB e viene assegnato al 9° direttorato adibito alla sicurezza degli alti funzionari statali.
•    Durante l’amministrazione Eltsin, lavora presso l’unità di sicurezza personale del Cremlino protetto da Boris Berezovsky (tycoon e nemico di Putin). Come guardia del corpo, accompagna Berezovsky durante i suoi viaggi in Cecenia.
•    Nel 1991 viene trasferito al Servizio federale di protezione della Russia dove lavora per il primo ministro Egor Gaidar, il capo dell’amministrazione presidenziale Sergej Filatov e il ministro degli Esteri Andrey Kozyrev.
•    Nel 1996, lascia l’FSB e diviene capo della sicurezza della società televisiva privata di Berezovsky Ort (Channel One).
•    Dopo la fuga dalla Russia di Berezovsky nel 2000, viene coinvolto da quest’ultimo nel cosiddetto affare Aeroflot. Nel tentativo di ottenere prove contro Berezovsky, la polizia russa arresta Nikolai Glushkov, vice direttore generale di Aeroflot, accusandolo di frode. A Lugovoi viene assegnato il compito di organizzare la fuga di Glushkov dalla prigione. Quando il tentativo fallisce, Lugovoi viene arrestato e resta in carcere per 14 mesi.
•    Costituisce la società Pershin che, tra gli altri business, provvede a fornire servizi di sicurezza a multimilionari.
•    Nel 2006, dopo aver ripreso a frequentare Berezovsky, stipula una joint venture commerciale con Alexander Litvinenko. La collaborazione durò fino al novembre 2006.
•    Il 1° novembre 2006 incontra Litvinenko al Pine bar dell’hotel Millenium di Londra.
•    Dopo la morte di Litvinenko, egli, così come la moglie ed i figli, risulta positivo al polonio 210.
•    Il 22 maggio 2007 gli inquirenti britannici chiedono alla Russia di estradare Lugovoi affinché possa essere processato per l’omicidio di Litvinenko.
•    Il 10 luglio 2007 la Russia rigetta formalmente la richiesta di estradizione di Lugovoi.
•    Alle elezioni del dicembre 2007 diviene deputato della Duma nelle file del Partito Liberale Democratico di Russia (LDPR) di Vladimir Zhirinovsky.