Declassificati 64mila documenti relativi agli anni bui del terrorismo
Il Ministero della Difesa ha iniziato nel mese di ottobre le attività di versamento all’Archivio di Stato di oltre 64.000 documenti in applicazione della direttiva della Presidenza del Consiglio dello scorso 22 aprile 2014 che dispone la declassificazione degli atti relativi ai fatti di Ustica, Peteano, Italicus, Piazza Fontana, Piazza della Loggia, Gioia Tauro, stazione di Bologna e Rapido 904.
Attraverso un meticoloso processo di ricerca dei fascicoli in custodia negli archivi delle Forze armate, dell’Arma dei Carabinieri, del Segretariato Generale della Difesa e di tutte le articolazioni del Dicastero, sono stati ricogniti i documenti da versare secondo quanto stabilito dal Governo, agendo in piena trasparenza quale dovere, prima morale e poi giuridico, verso la Nazione.
La maggior parte dei documenti proviene dagli Archivi dell’Arma dei Carabinieri, circa 32.000, e dell’Aeronautica, oltre 30.000. Il numero più rilevante è riferito agli eventi di Peteano e Ustica.
È opportuno sottolineare che una parte consistente dei documenti appartenenti agli archivi del Dicastero restano nella disponibilità dell’Autorità Giudiziaria.
Il Ministero della Difesa, così come le altre amministrazioni dello Stato, sta versando i documenti in suo possesso al fine di dare un contributo importante alla trasparenza e alla memoria storica del Paese.
“Il Friuli” 20-03-2015