La Cassazione rigetta il ricorso: fu tra i responsabili dell’attentato del 2 agosto 1980

Diventa definitivo l’ergastolo per Paolo Bellini, ex esponente di Avanguardia Nazionale, riconosciuto colpevole di concorso nella strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980, l’attentato più grave della storia della Repubblica italiana. La decisione arriva dalla sesta sezione penale della Corte di Cassazione, presieduta da Giorgio Fidelbo, che ha rigettato il ricorso della difesa contro la sentenza della Corte d’Assise d’Appello di Bologna pronunciata l’8 luglio 2023.

Il commento del procuratore Balsamo: “Passo verso la verità”
“Un passo importante per la piena realizzazione del diritto alla verità, che spetta non solo alle vittime e ai loro familiari, ma a tutta la collettività”, ha commentato il sostituto procuratore generale della Cassazione, Antonio Balsamo. Ha poi elogiato l’impegno dei familiari delle vittime, capaci di “trasformare il dolore in coraggio e speranza”. Un lavoro che, secondo il magistrato, è ormai parte dell’identità collettiva del Paese.

Durante la requisitoria, Balsamo aveva difeso la solidità della sentenza impugnata, sottolineando come fosse coerente e basata su un quadro probatorio robusto. Ha poi fatto riferimento alla diversa concezione di giustizia incarnata da figure come Giovanni Falcone, contrapposta a quella di Ugo Sisti, il procuratore capo di Bologna nel 1980, citato nel processo per presunte frequentazioni legate alla famiglia di Bellini.

Confermate anche le altre condanne: Segatel e Catracchia
Oltre a Bellini, la Cassazione ha confermato anche le condanne per gli altri due imputati che avevano presentato ricorso. Piergiorgio Segatel, ex capitano dei carabinieri, è stato condannato a sei anni per depistaggio, mentre Domenico Catracchia, ex amministratore di un condominio in via Gradoli a Roma, dovrà scontare quattro anni per aver fornito false informazioni al pubblico ministero, nel tentativo di ostacolare le indagini.

Cavallini già condannato all’ergastolo
Già lo scorso gennaio era diventata definitiva anche la condanna all’ergastolo per Gilberto Cavallini, ex militante dei Nar (Nuclei armati rivoluzionari). Cavallini è stato riconosciuto colpevole di aver fornito supporto logistico a Francesca Mambro, Giusva Fioravanti e Luigi Ciavardini nei giorni immediatamente precedenti l’attentato. Tra le accuse, l’alloggio ai tre terroristi, la falsificazione di documenti e la messa a disposizione di un’auto utilizzata per raggiungere Bologna.

(foto: AdnKronos)