Durante i 55 giorni più drammatici della storia della prima Repubblica – che presero l’avvio il 16 marzo 1978 a Roma in via Fani con la strage dei cinque uomini della scorta di Aldo Moro e col sequestro dell’allora presidente del Consiglio nazionale della Democrazia cristiana e si conclusero il 9 maggio col ritrovamento del cadavere di Moro in via Caetani – le Brigate rosse fecero ritrovare 9 comunicati (ritenuti autentici). Il 18 aprile venne fatto ritrovare il comunicato n. 7, che annunciava che il cadavere di Moro si trovava nel lago della Duchessa, ritenuto in un primo momento autentico fu smentito dalle stesse Brigate rosse, che diffusero il 20 aprile il vero comunicato n. 7. Undici giorni dopo l’assassinio di Moro, il 20 maggio, fu diffuso un nuovo falso comunicato, in parte in codice, a volte indicato come comunicato n. 10.

 

Qui di seguito la cronologia dei ritrovamenti degli 11 comunicati:

16 marzo 1978: eccidio di via Fani e sequestro di Aldo Moro.

18 marzo 1978: 1º comunicato delle Brigate rosse, con una foto Polaroid di Aldo Moro; diffuso solo a Roma.

25 marzo 1978: 2º comunicato delle Brigate rosse; diffuso a Roma, Milano, Torino e Genova.

29 marzo 1978: 3º comunicato delle Brigate rosse, con una lettera di Moro al ministro dell’Interno Francesco Cossiga; diffuso a Roma, Milano, Torino e Genova.

4 aprile 1978: 4º comunicato delle Brigate rosse, con una lettera di Moro al segretario della Dc Benigno Zaccagnini; diffuso a Roma, Milano, Torino e Genova.

10 aprile 1978: 5º comunicato delle Brigate rosse, con uno scritto di Moro riguardante il senatore Dc Paolo Emilio Taviani; diffuso a Roma, Milano, Torino e Genova.

15 aprile 1978: 6º comunicato delle Brigate rosse; diffuso a Roma, Milano e Genova.

18 aprile 1978: 7º comunicato (falso) attribuito alle Brigate rosse; annuncia che il cadavere di Moro si trova nel lago della Duchessa; diffuso solo a Roma.

20 aprile 1978: 7º comunicato (vero) delle Brigate rosse, con una foto di Aldo Moro che mostra una copia del quotidiano “la Repubblica” del giorno precedente; diffuso a Roma, Milano, Torino e Genova.

24 aprile 1978: 8º comunicato delle Brigate rosse; con la richiesta della liberazione di 13 detenuti; con una lettera di Moro alla moglie Eleonora e al segretario della Dc Zaccagnini; diffuso a Roma.

5 maggio 1978: 9º (e ultimo) comunicato delle Brigate rosse, con il tragico gerundio che preannuncia l’imminente esecuzione di Aldo Moro (“eseguendo la sentenza”); diffuso a Roma, Milano, Torino e Genova.

9 maggio 1978: il cadavere di Aldo Moro è fatto ritrovare nel bagagliaio di una Renault 4 in via Caetani, una laterale di via delle Botteghe Oscure, sede del Partito comunista italiano, non molto distante anche da piazza del Gesù, sede della Democrazia cristiana.

20 maggio 1978: comunicato (falso), in parte in codice, attribuito alle Brigate rosse; diffuso solo a Roma.

Ricordiamo alcune edizioni a stampa dei comunicati brigatisti in libri recenti dedicati al caso Moro o alla storia delle Brigate rosse:

M. Clementi, La pazzia di Aldo Moro, 2ª edizione, Rizzoli, Milano 2006, Appendice A, pp. 351-368 (senza i due falsi comunicati);

Dossier Brigate rosse 1976-1978, a cura di L. Ruggiero, Kaos edizioni, Milano 2007, pp. 293-326 e 332-338;

P. Casamassima, Il libro nero delle Brigate Rosse, Newton Compton, Roma 2007, pp. 203-218 (senza il comunicato in codice);

M. Castronuovo, Vuoto a perdere. Le Brigate Rosse, il rapimento, il processo e l’uccisione di Aldo Moro, edizione riveduta e ampliata, BESA, Nardò 2008, pp. 477-510.

Per i contenuti dei comunicati brigatisti si veda:

S. Flamigni, La tela del ragno. Il delitto Moro, 5ª edizione aggiornata, Kaos, Milano 2003, pp. 239-250, 256-266, 287-299 e 313-316.

Sulle analisi filologiche dei comunicati brigatisti proposte dal diplomatico Renzo Rota si veda:

G. Paradisi, Quegli «… ottusi servitorelli…». Chi ha scritto i comunicati delle Brigate rosse durante il sequestro Moro? Riflessioni sul “dossier” dimenticato di Renzo Rota, in Le vene aperte del delitto Moro. Terrorismo, Pci, trame e servizi segreti, a cura di Salvatore Sechi, Pagliai, Firenze 2009, pp. 161-188.