Roma, 25 luglio 2012 – “L’affermazione di Bolognesi secondo cui la pista palestinese sarebbe una “gran baggianata” e’ gravissima e irrispettosa nei confronti del lavoro  svolto da una Commissione di inchiesta parlamentare, la Mitrokhin, e per questo motivo ne risponderà nelle competenti sedi giudiziarie, dove già una volta lo stesso Bolognesi ha dovuto fare un passo indietro  mandandomi una lettera di scuse per evitare il proseguimento dell’iter giudiziario in seguito a una mia querela”. Risponde così Enzo Raisi, responsabile nazionale promozione e immagine di Fli, alle dichiarazioni di Paolo Bolognesi, presidente dell’associazione delle vittime della strage di Bologna, che ha definito la “pista teutonico- palestinese” emersa nell’inchiesta bis della Procura di Bologna una “gran baggianata”.

“In ogni caso- prosegue Raisi- all’operato di Bolognesi ho dedicato  ampio spazio nel mio libro sulla strage di Bologna che uscirà dopo l’estate, e risponderò punto per punto alle provocazioni, con documenti alla mano e non con chiacchere da bar come usa fare una persona che peraltro, secondo lo statuto della stessa associazione che presiede, ricopre  il ruolo di presidente illegalmente”.

“Dovrà spiegare poi- precisa il deputato di Fli- come mai nel sito ufficiale dell’associazione delle vittime esista una scheda su Mauro di Vittorio in cui sono riportate delle notizie false, a cominciare da come e’ avvenuta la sua identificazione, un vero e proprio depistaggio di cui dovrà  rispondere”.

“Tutto ciò- conclude Raisi- sarà a breve oggetto di una conferenza stampa in cui  dimostrerò come molti fatti non possano essere  casuali”.