-(ANSA) – BRESCIA, 14 APR – «Razionalmente non mi aspettavo una sentenza diversa da questa. Credo però che questo sia l’epitaffio della vicenda giudiziaria su piazza Loggia. Per questo è  evidente che c’è grande amarezza, c’è la consapevolezza che con oggi si chiude la possibilità di raggiungere la verità processuale su quello che è accaduto. Adesso non c’è più nulla». Così ha accolto la sentenza d’appello del processo sulla strage di piazza Loggia, Alfredo Bazoli, oggi consigliere comunale a Brescia per il Pd, figlio di una delle vittime dell’eccidio, Giulietta Banzi Bazoli, 34 anni, insegnante. «Per noi familiari è un bel colpo, ma lo è anche per la giustizia italiana – ha detto Bazoli. – Bisogna che la politica si ponga il problema del perché non si sia riusciti a raggiungere né una verità processuale, né una verità storica indiscutibile che ci metta al riparo dalle mistificazioni, che immagino già arrivare dopo seguito di questa sentenza. Se non si raggiunge neanche questo – ha concluso – c’è un buco nero nella democrazia italiana». (ANSA)