La Procura Generale Russa, attraverso un apposito organismo investigativo federale, indaga per i reati di spionaggio militar, tentato omicidio e omicidio. Parti lese in questo procedimento sono Andrei Lugovoi (la scheda) e Dmitry Kovtun (la scheda), i principali sospettati dell’inchiesta dell’SO15 Counter Terrorism Command di New Scotland Yard coordinata dal Crown Prosecution Service britannico. Per i russi, il ruolo di Scaramella è quello di un indagato-ombra da utilizzare, al momento opportuno, per demolire il dispositivo accusatorio che sta per essere montato dalle autorità britanniche in vista dell’imminente apertura dell’udienza pubblica da parte del Coroner di St. Pancras, dott. Andrew Reid, al fine di determinare le cause della morte di Litvinenko.

Mario Scaramella

Con tempismo inquietante, immediatamente dopo la decisione del Coroner Reid di avviare le procedure per l’apertura dell’udienza pubblica (assunta lo scorso 13 ottobre e seguita da tutta una serie di atti formali, fra cui la citazione dei sospettati, dei testi e delle parti lese) Scaramella ha subito una serie di intrusioni e furti di documenti dalla sua abitazione. I fatti sono stati denunciati sia ai carabinieri che resi noti ai funzionari della Metropolitan Police che stanno seguendo il suo caso. Anche per questo, Scaramella è testimone sotto protezione delle autorità britanniche. La sua lunga testimonianza resa a Scotland Yard nel 2006 è stata messa a disposizione del Coroner il quale nei prossimi giorni deciderà se utilizzarla per l’udienza dibattimentale.

Sull’altro fronte, quello russo, Dmitry Kovtun è stato citato in giudizio dal Coroner – attraverso il Crown Prosecution Service – come sospettato per l’omicidio di Sasha Litvinenko insieme all’amico-collega Andrei Lugovoi. I due russi hanno sempre respinto ogni accusa, dichiarandosi estranei alla vicenda e addirittura vittime del complotto (da qui l’ipotesi formulata dalla Procura Generale di Mosca di tentato omicidio ai loro danni). Ma tutta una serie di anomalie e stranezze nei loro comportamenti e spostamenti fa traballare questa versione dei fatti, peraltro sostenuta con forza dalle autorità federali russe.

Kovtun, in particolare, ha sempre sostenuto che la sua esposizione all’isotopo radioattivo polonio 210 (che ha determinato il suo ricovero in ospedale in Germania pochi giorni dopo la morte di Litvinenko a Londra, avvenuta la sera del 23 novembre 2006) è avvenuta soltanto dopo il suo incontro con Sasha insieme a Lugovoi al Pine Bar del Millennium Hotel a Grosvenor Square nel pomeriggio del 1° novembre 2006, dopo quindi anche l’incontro che Litvinenko ebbe con Scaramella a Piccadilly Circus. Come abbiamo visto, Kovtun partì da Amburgo per Londra la mattina presto del 1° novembre con volo German Wings delle ore 6.40. Il russo era arrivato ad Amburgo il 28 ottobre proveniente da Mosca, con un volo dell’Aeroflot. Dal 28 ottobre al 1° novembre 2006, durante i suoi spostamenti e incontri, Kovtun ha lasciato ad Amburgo una rilevante serie di tracce radioattive. Questa massa di “impronte” è stata studiata e vagliata con estrema attenzione dalla polizia federale, ma alla fine la magistratura tedesca ha archiviato il caso agli inizi del 2010, ritenendo che queste prove non fossero sufficienti per reggere alla verifica del dibattimento in un eventuale processo penale. Kovtun ha sempre ripetuto che la sua esposizione è stata determinata dal suo incontro con Litvinenko, adombrando così l’inquietante sospetto che fosse proprio il defezionista dell’Fsb il vero responsabile del traffico di materiale radioattivo. Tuttavia, un elemento – fra gli altri – fa crollare questa versione.

Fra le tante tracce di polonio lasciate da Kovtun ad Amburgo, infatti, e tracciate dalla polizia federale tedesca (il lavoro d’indagine scientifica è stato svolto dai tecnici dell’Ufficio federale per la protezione radioattiva – Bundesamt für Strahlenschutz), è stata trovata in una Bmw station wagon color blu. L’autovettura era di proprietà della ex moglie di Kovtun, Marina Wall, con la quale si era sposato nel 1996. L’ex suocera, la dottoressa Eleonora Wall, psichiatra specialista in schizofrenia, usando la macchina della figlia, andò a prendere l’ex genero all’aeroporto di Amburgo, proveniente da Mosca, il 28 ottobre 2006. Ebbene, potrebbe avere ragione Kovtun nel dire che le tracce radioattive trovate nella macchina della ex suocera sono state lasciate al suo ritorno da Londra, ma un particolare mette in crisi il castello di carte. La Bmw sporca di polonio non è stata più utilizzata dopo il 1° novembre 2006 perché, a causa di un piccolo incidente, venne ricoverata in una autocarrozzeria per le riparazioni. Per cui, le tracce radioattive non potevano che risalire a prima del 1° novembre. Inoltre il BfS ha scoperto che le tracce più alte di radiazioni da polonio sono state trovate sul sedile anteriore della Bmw e sul poggiatesta. La polizia federale tedesca poi non ha trovato riscontri di un ritorno del russo ad Amburgo dopo i fatti al Pine Bar.

L’aereo della compagnia low cost Germanwings sul quale viaggiò Kovtun la mattina del 1° novembre per volare a Londra – sempre secondo la polizia federale tedesca – venne pulito diverse volte prima di essere esaminato dagli specialisti del BfS, più di cinque settimane dopo, all’aeroporto di Colonia Bonn l’8 dicembre 2006.

I funzionari della polizia federale tedesca (Bundeskriminalamnt) hanno quindi dedotto che Kovtun fosse contaminato il 28 ottobre al suo arrivo ad Amburgo da Mosca. La spiegazione più evidente è che le tracce radioattive sono state lasciate da Kovtun sui sedili della Bmw della ex moglie poco dopo essere sbarcato dal volo Mosca-Aeroflot. Questo spiegherebbe un altro mistero delle vicende che vedono coinvolto Kovtun.

In un cablogramma del console generale americano di Amburgo, Duane Buthcher, e trasmesso dall’Ambasciata degli Stati Uniti a Berlino al Dipartimento di Stato si scopre che il vice ministro dell’Interno federale, nonché direttore generale dell’antiterrorismo, Gerhard Schindler, ha discusso lo stato delle indagini tedesche nel corso di una riunione su altri temi il 14 dicembre 2006. Schindler ha spiegato che i funzionari tedeschi hanno ripercorso i passi di Kovtun da e per gli appartamenti di Amburgo della sua ex moglie (Marina Wall). Schindler ha detto che Kovtun ha lasciato tracce di polonio su tutto ciò che ha toccato (veicoli, oggetti, vestiti e mobili). Gli investigatori tedeschi – prosegue il cable americano, divulgato da Wikileaks – hanno concluso che Kovtun non aveva tracce di polonio sulla sua pelle o sui vestiti ma, per bensì,  Schindler ha affermato, che il polonio stava uscendo dal suo corpo, per esempio attraverso i suoi pori. Le autorità tedesche avevano testato l’aeromobile della German Wings che aveva portato Kovtun da Amburgo a Londra: nessuna traccia di polonio è stata trovata. La Germania aveva intenzione di analizzare l’aereo Aeroflot su cui aveva volato Kovtun il 28 ottobre da Mosca ad Amburgo e aveva pianificato di lasciarlo a terra al suo prossimo arrivo in Germania. Schindler ha riferito che le autorità federali russe devono aver scoperto qualcosa del piano tedesco perché «all’ultimo minuto» l’Aeroflot ha scambiato gli aerei. Schindler ha dichiarato di non aspettarsi nel breve periodo da parte dell’Aeroflot di far volare in Germania l’altro aereo (quello sul quale aveva viaggiato Kovtun, ndr).