L'articolo apparso sul giornale online El National
L’articolo apparso sul giornale online El National

Si è aperto questa mattina a Parigi, davanti la Corte d’Assise speciale il processo a Carlos e ad altri tre membri della sua organizzazione (Christa-Margot Fröhlich, Johannes Weinrich e Ali Kamal al-Issawi) per gli attentati compiuti in Francia nel 1982 e 1983 (11 morti e oltre 190 feriti).

Carlos, unico tra gli imputati presente in aula, ha risposto al presidente Olivier Leurent, declinando le sue generalità: nome, data di nascita, nazionalità (dichiarando quella palestinese insieme a quella venezuelana) e lavoro: “rivoluzionario professionista”.

Carlos si è poi lamentato della mancanza di fondi per finanziare i propri avvocati e la colpa di questa situazione è da imputare all’ambasciata venezuelana in Francia, che egli ha accusato di “malversazione” dei fondi promessi dalle autorità del suo paese. Sulla stessa linea i suoi due avvocati, la moglie Isabelle Coutant-Peyre e Francis Vuillemin, che hanno insistito sulla impossibilità di assumere il loro lavoro senza il denaro che si aspettavano, dopo di che il Presidente ha detto che si comporteranno in questo caso come avvocati d’ufficio nominati dallo Stato.

Gli altri tre imputati erano assenti, anche se per la Fröhlich erano presenti due avvocati che la rappresenteranno per le sei settimane del processo.