Ebbene sì: la nostra “follia”, nel dichiarare apertamente da molti anni, che la Strage di Bologna abbia una matrice palestinese, ci è costata spesso l’isolamento e la totale indifferenza del presidente delle vittime di tale strage. Già: neppure un minimo di interesse nel leggere le carte che via via sono state da noi prodotte sull’argomento, ha messo un po’ di curiosità in colui che dovrebbe essere davvero interessato a scoprire la verità su quanto accaduto a Bologna il 2 agosto del 1980. No perché per Paolo Bolognesi, deputato del Partito Democratico, quella strage è, e deve essere, iscritta come nera, senza se e senza ma.
Ora a distanza di quasi 40 anni da quella esplosione avvenuta nella sala d’aspetto del capoluogo felsineo, tutto quanto documentato dalle nostre affannose ricerche effettuate in quasi un decennio, comincia a prendere corpo, così come da sempre sosteniamo: che quella di Bologna ha una matrice palestinese e che i movimenti avvenuti in quei giorni prima del 2 agosto, confermano che l’Italia era fortemente esposta ad attentati da parte dell’allora Fplp e delle sue frange straniere, di cui facevano parte gli uomini di un certo Ilich Ramírez Sánchez, meglio conosciuto come Carlos.
Dopo il ritrovamento di un interruttore da parte dei periti “assunti” di recente per far luce sui ritrovamenti avvenuti nella sala d’aspetto della stazione di Bologna, luogo in cui detonò il carico di esplosivo, esattamente identico a quello ritrovato durante il sequestro delle valigie di Christa Margot Frohlich avvenuto nel 1982 a Fiumicino: nel bagaglio sequestrato alla signora si trovava un ingente quantità di esplosivo e, guarda caso un interruttore del tipo on-off, esattamente uguale e compatibile con quello trovato a Bologna e confermato adesso dai periti… La Margot fa parte del gruppo Separat che ha come leader proprio Carlos e “fatalità” il giorno prima della strage del 2 agosto a Bologna un certo Thomas Kram arriva nel capoluogo felsineo, proveniente dalla Germania, anche lui legato al gruppo di Ilich Ramírez Sánchez, facente parte del gruppo terroristico tedesco delle Cellule Rivoluzionarie.
Insomma, per decenni ci hanno voluto far credere che Mambro, Fioravanti e Ciavardini sono i colpevoli della Strage della Stazione di Bologna, anche se si trovavano da tutt’altra parte, perché quella strage, doveva essere nera, assolutamente nera. Adesso arriva un’altra novità a suffragare la tesi dell’attentato palestinese: due documenti segretissimi del Sismi, che mettevano in guardia da un possibile attentato dei, fino a quel momento, protetti amici palestinesi (lodo Moro).
Manca poco quindi che quanto asserito da questo colonne negli anni passati, trovi finalmente riscontro e tappi la bocca di chi più che la verità sulla Strage di Bologna, ha sempre cercato quella di comodo, per la vergogna di aver assecondato nel tempo la follia palestinese. Arrivederci al prossimo tassello di questa incredibile storia italiana, fatta di depistaggi e accordi sotto banco.
TS
PS: per coloro che si fossero persi i tanti articoli sull’argomento, ecco qui il link per avere il quadro reale di quanto accaduto in merito al 2 agosto 1980.