carlos_ergastoloIl terrorista venezuelano Ilich Ramírez Sánchez, noto col nome di “Carlos“, è stato condannato il 15 dicembre 2011 dalla Corte d’Assise Speciale di Parigi all’ergastolo, il secondo comminatogli dalla giustizia francese, in questo caso come responsabile del gruppo che commise quattro attentati mortali nel paese tra 1982 e 1983. “Carlos”, 62 anni, ha reagito alla condanna con molta calma e ora ha dieci giorni per ricorrere in Appello cosa che i suoi avvocati hanno già comunicato di fare. Carlos dovrà trascorrere un minimo di 18 anni di carcere prima di potere sollecitare qualunque beneficio carcerario.
Il tribunale ha anche condannato all’ergastolo due degli altri tre imputati che non sono mai comparsi durante il processo iniziato il 7 novembre e che sono stati giudicati in contumacia. Si tratta del palestinese Ali Kamal All’Issawi, da una decade irreperibile, ed il tedesco Johannes Weinrich che sconta un ergastolo in Germania. La terza imputata, la tedesca Christa-Margot Fröhlich, iscritta dalla procura di Bologna nel registro degli indagati per la strage alla stazione del 2 agosto 1980, è stata invece assolta.

 

La condanna di “Carlos” era stata sollecitata dalla Procura che aveva giustificato questo livello di severità per la “estrema pericolosità attuale” dell’accusato, che si definisce ancora un “rivoluzionario professionale” dopo essere stato imprigionato nel 1994, ed anche per la sua “totale indifferenza” verso la sofferenza delle vittime.

Questa sentenza è a suo modo epocale, in quanto viene riconosciuto che Carlos e il suo gruppo non esitavano a far saltare treni e stazioni, pur di liberare i loro compagni d’armi.